LO STUDIO DELLA MUSICA

Lo studio della musica, secondo l’accezione comune, comporta lo studio di uno strumento, della tecnica strumentale, del repertorio. In molti casi però tutto questo non può prescindere dall’acquisizione di specifiche competenze anche dal punto di vista teorico: se si pensa che anche quello musicale è un vero e proprio linguaggio, appare ovvio che conoscerne regole e strutture costituisca una base culturale necessaria per poterlo seguire e utilizzare al meglio.
L’allievo che segue un percorso musicale con ambizioni professionali è inoltre tenuto a dimostrare abilità e conoscenze nell’ambito della teoria musicale, della lettura e dell’intonazione; l’educazione dell’orecchio passa anche attraverso pratiche di ear training, che aiuteranno il giovane musicista nelle varie tappe del suo cammino.
Per questo, la didattica predisposta per le materie teorico-complementari (teoria, solfeggio, armonia e contrappunto, storia della musica) si rivolge da un lato a chi intraprende studi musicali professionali, dall’altro a chiunque abbia interesse ad approfondire la propria cultura musicale, migliorando così anche la propria sensibilità e le sue capacità espressive. Non si tratta dunque di insegnamenti dal valore fine a sé stesso, ma di una vera e propria formazione culturale, spendibile in molteplici attività: la gestione della musica d’insieme e della musica corale richiedono competenze di questo genere, come pure l’elaborazione, la trascrizione e l’adattamento di partiture.